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Ondata di gelo SIBERIANO ormai alle spalle, tracciamo un bilancio di quanto accaduto
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Ondata di gelo SIBERIANO ormai alle spalle, tracciamo un bilancio di quanto accaduto

Dopo giorni di tempo stabile, nel fine settimana siamo stati raggiunti da un vortice di bassa pressione colmo di aria fredda di estrazione artico-continentale, apportando una fase di tempo fortemente instabile associato ad un repentino abbassamento delle temperature e accompagnato da forti venti.

Accumuli delle ultime 48 ore. Fonte: SIAS

Già a partire dalla serata di venerdì il tempo ha mostrato i primi cenni di cambiamento con gli addensamenti che si sono fatti via via più intensi, dando luogo prima a deboli piogge e poi ad isolati rovesci anche a carattere grandinigeno, specie sulla Sicilia settentrionale e, durante la nottata, nel trapanese.
Si è trattato tuttavia di un antipasto, poiché in mattinata, l’arrivo di masse d’aria più fredda a tutte le quote, entrando in contatto con le acque più temperate del Tirreno, per via dei forti contrasti termici, ha dato la stura alla formazione di numerosi nuclei temporaleschi che hanno interessato il settore occidentale della Sicilia con fenomeni localmente intensi anche a carattere grandinigeno a cui si è  associata un’intensa attività elettrica ed un sensibile calo termico.
Dopo una breve pausa, che ha riguardato un po’ tutta l’isola, l’arrivo del nucleo di aria gelida, ha dato origine al fenomeno del Tyrrhenian Sea Effect, con la formazione di una estesa copertura nuvolosa che, come ampiamente previsto nei nostri editoriali, intorno all’ora di pranzo ha iniziato ad interessare la Sicilia tirrenica con precipitazioni nevose a quote molto basse e localmente in prossimità delle aree costiere con un ulteriore crollo termico, accompagnato da venti molto forti di Grecale e Tramontana provocando danni e disagi e generando un sensibile aumento del moto ondoso con intense mareggiate lungo le aree costiere esposte che hanno causato danni e allagamenti come a San Vito lo Capo (TP) o a Mondello (PA).

Spiaggia di Tonnarella. Credit: Stefano di Bona

Durante il pomeriggio, i fenomeni si sono estesi a gran parte della Sicilia, assumendo carattere nevoso a quote molto basse, infatti nel pomeriggio, durante la fase clou di questa ondata di freddo, si sono avute nevicate nel trapanese spingendosi e imbiancando temporaneamente anche le aree costiere, come a Mazara del Vallo con una insolita nevicata intorno le 4 del pomeriggio.
La neve ha fatto la sua comparsa anche a Sciacca e poi su Palermo mentre nevicate con temperature al di sotto dello 0 hanno interessato gran parte dei rilievi montuosi della Sicilia, con accumuli intorno ai 40-50 cm sui monti Sicani, Madonie e Nebrodi, e di 10-15 cm sugli Iblei. La neve ha fatto la sua comparsa anche su monte Lauro (circa 30-40 cm) spingendosi fino a quote molto basse, con nevicate su Modica, Ragusa, ma anche nell’entroterra in prossimità di Noto.
Da segnalare, nel corso della serata e della nottata una notevole intensificazione dei venti di levante e di grecale, che hanno provocato numerosi danni, con alberi abbattuti e cartelloni pubblicitari divelti. Nel contempo abbiamo registrato un graduale rialzo termico, sufficiente a trasformare rapidamente in pioggia i fenomeni alle basse quote contribuendo al graduale scioglimento della neve.
Tale evento gelido farà parlare sicuramente di se non tanto per le temperature registrate, ma per la sua durata, poco più di mezza giornata.
Tali avvezioni, che potremmo definire “tardive”, ci ricordano che l’inverno è in grado di stupirci anche quando la primavera sembra essere imminente e che dare una stagione invernale per spacciata in maniera prematura può rivelarsi spesso un grande errore.

 

Articolo di: Antonio Cucchiara

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