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Alla scoperta di Morgantina (EN), uno dei più interessanti siti archeologici della Sicilia centrale
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Alla scoperta di Morgantina (EN), uno dei più interessanti siti archeologici della Sicilia centrale

Morgantina è un’antica città sicula e greca, sito archeologico nel territorio di Aidone (EN). Gli scavi sinora compiuti consentono di seguire lo sviluppo dell’insediamento per un periodo di circa un millennio, dalla preistoria all’epoca romana. La conoscenza della storia, dell’impianto urbano e dei monumenti di Morgantina è il frutto di circa un trentennio di campagne di scavo, che hanno portato alla luce quasi la totalità del centro urbano (solo il 30% giace ancora sottoterra). Morgantina possedeva una delle piante ortogonali più antiche della Sicilia interna e, nel momento di maggiore splendore nel sec. III a.C., la città fu uno dei grandi centri extra-costieri dell’Isola (nonché una notevole potenza economica) immersi in uno scenario naturalistico di inaudita bellezza.

Area Panoramica del sito. Sullo sfondo l’Etna. Fonte: Wikipedia

A Morgantina sono individuabili due aree ben distinte: l’insediamento antico e quello ellenistico-romano a Sella Orlando. L’insediamento più antico, denominato “la Cittadella”, ha le sue origini nella tarda età del bronzo e sopravvisse per circa cinquecento anni. Ad esso appartengono parecchie capanne ed edifici pubblici (il bouleuterion; l’ekklesiasterion; il teatro e la fontana monumentale) nonché numerosi santuari dedicati al culto delle divinità ctonie. Quest’ultimi edifici dimostrano la presenza della cultura greca, arrivata a Morgantina con greci che provenivano dalle città costiere coloniali. Gli scavi sul pianoro di Sella Orlando, invece, hanno portato alla luce edifici e materiale archeologico databile allo stesso periodo, ad indicare che la seconda città di Morgantina, sul nuovo sito, è stata fondata verso la meta del sec. V a.C. Nel terzo secolo il numero degli abitanti raggiungeva circa le 10.000 unita, prima del crollo di molti edifici, dovuto ad una incontrollata erosione, e l’abbandono delle mura difensive. Infine, probabilmente punita da Ottaviano per aver parteggiato per Sesto Pompeo (cartaginesi) durante le guerre puniche negli anni trenta del sec. I a.C., Morgantina sopravvisse soltanto come piccolo e non troppo importante centro abitato sino alla metà del sec. I d.C., quando il sito fu definitivamente abbandonato.

Il teatro, il Santuario di Demetra e Persefone, l’ekklesiasteron e l’abitato della collina est. Fonte: Wikipedia

In epoca moderna, il primo a descrivere i resti monumentali ancora visibili è stato Fazello (storico e teologo italiano) nel 1558 anche se fu solo nel 1884 che l’ingegnere Luigi Pappalardo fece eseguire i primi scavi archeologici seguiti, nel 1912, dell’archeologo Paolo Orsi, Soprintendente di Siracusa. Nel 1955 una missione statunitense, guidata da Erik Sjoqvist e da Richard Stillwell, iniziò una serie di campagne, annualmente, che sono ancora in corso. Queste hanno portato alla luce una gran par te dell’agorà e dei quartieri residenziali limitrofi, oltre al sito arcaico sulla Cittadella. La pubblicazione dei risultati degli scavi e nella collana ”Morgantina Studies” della Princeton University Press. Ad Aidone, a circa 5 Km da Morgantina, si trova il Museo Archeologico Regionale, nel quale è conservata la bellissima Venere di Morgantina, scultura d’epoca classica spesso esposta nei musei più famosi al mondo e tornata in Sicilia dopo un lungo contenzioso con un Museo americano che la ospitava in precedenza. Insomma, nonostante il suo non ottimo stato di manutenzione ordinaria e di gestione, uno dei posti più meravigliosi e di  grande interesse archeologico della Sicilia interna.

 

Articolo di: Davide Pitarresi

Foto di: Wikipedia

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