Quantcast
Le GELATE NOTTURNE e BRINA, fenomeni suggestivi quanto insidiosi, DI COSA SI TRATTA?
Home / Rubriche / Curiosità / Le GELATE NOTTURNE e BRINA, fenomeni suggestivi quanto insidiosi, DI COSA SI TRATTA?

Le GELATE NOTTURNE e BRINA, fenomeni suggestivi quanto insidiosi, DI COSA SI TRATTA?

Per gelata si intende un abbassamento più o meno repentino delle temperature nel corso delle ore notturne fino a valori uguali o inferiori agli 0° C con la conseguente formazione di ghiaccio o brina.

La brina da irraggiamento, la più comune in Italia, ha luogo in condizioni che favoriscono la dispersione del calore, ovvero cielo sereno e calma di vento e si forma per brinamento (passaggio dallo stato gassoso allo stato solido) del vapore acqueo su superfici fredde, come il suolo, i vetri o i tetti.

Altro tipo di brina è quella da avvezione, non molto comune nel nostro paese, che si ha in presenza di venti molto freddi (come il buran) ed alti valori di umidità relativa con la formazione di cristalli di ghiaccio sulle superfici esposte al vento.


La brina può formarsi anche sopra il ghiaccio, la neve o altra brina ed in questo caso viene definita brina di superficie; si tratta di un fenomeno molto comune in montagna ove la neve può gelare a causa dell’effetto albedo (la capacità di una superficie di riflettere i raggi solari); possiamo osservare tale fenomeno nella vita di tutti i giorni guardando all’interno dei frigoriferi o dei congelatori. In  sufficienti condizioni di umidità relativa, la brina di superficie può dar vita a spettacolari strutture a forma di squame o conchiglie.

La brina è un fenomeno spesso dannoso per la vegetazione, poichè genera un aumento di temperatura sulle superfici su cui si depone, ciò comporta la fusione e la successiva evaporazione della brina stessa con una conseguente sottrazione di calore della pianta con danni non indifferenti soprattutto a carico dei germogli.

Le gelate notturne hanno luogo quando la temperatura, nel corso delle ore diurne, assume valori di poco superiori agli 0°C; l’aria rarefatta e la bassa umidità sono responsabili di un notevole irraggiamento che causa una non indifferente dispersione di calore. Nel corso delle ore notturne il vapore acqueo, passando dallo stato gassoso allo stato solido a causa dell’abbassamento delle temperature, da vita alla brina.

 

Articolo di: Francesco Gulisano

©centrometeosicilia.it
Seguiteci su: https://www.facebook.com/centrometeosiciliano/
Canale Telegram: https://t.me/centrometeosicilia