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Sicilia: nuova irruzione artica in arrivo, torna la neve a bassa quota
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Sicilia: nuova irruzione artica in arrivo, torna la neve a bassa quota

Un saluto a tutti i lettori del CMS.
L’inverno, con l’inizio del nuovo anno, ha deciso da subito di far sul serio regalandoci un’eccezionale ondata di gelo che ha portato la neve fin sulle coste su alcune aree della nostra isola.
Trascorsa questa fase fredda, una nuova irruzione artica bussa alle porte della Sicilia ma questa volta con dinamiche un po’ diverse.
ANALISI

Una nuova e possente elevazione dell’alta pressione delle Azzorre sta già in queste ore veicolando masse d’aria di estrazione artico-marittima sul nostro paese.
Già a partire dalla notte a cavallo fra oggi e giovedì, un’area depressionaria situata in pieno Atlantico, sul bordo occidentale dell’anticiclone, riuscirà a “curvare” parzialmente verso nord-est l’alta pressione. Ne seguirà una parziale “continentalizzazione” dell’aria artica che fiondandosi su Mediterraneo darà origine ad un vortice depressionario che formandosi sul basso Tirreno, si sposterà rapidamente sullo Ionio per poi risalire verso l’est-Europa.
Tale traslazione causerà un ulteriore peggioramento delle condizioni del tempo in particolar modo sulla fascia tirrenica e sul settore occidentale con termiche a 850 hPa (comprese in questa fase fra i 1350-1380 metri) che scenderanno in un primo momento fino a -2/-3 °C. In questo frangente la quota neve si porterà intorno agli 800/900 metri anche se non escludiamo fioccate fino a 600/700 sotto rovesci intensi.
Fra la notte di venerdì e la prima parte della giornata di sabato, avremo l’apice di questa nuova fase fredda, l’ulteriore spostamento verso nord-est del sistema perturbato infatti, terrà aperto un “canale gelido” in quota favorendo l’afflusso di termiche a 850 hPa prossime ai -4/-5 °C sulla fascia tirrenica (-3 °C altrove). L’aumento dei geopotenziali tuttavia toglierà in parte linfa alla possibile formazione di sistemi perturbati organizzati, lasciando il posto a nuvolosità per lo più di tipo avvettivo proveniente dal Tirreno che sarà in grado di arrecare condizioni di spiccata variabilità sui settori esposti con la quota neve che si attesterà sui 500-600 metri anche se non escludiamo fioccate a quote localmente più basse in caso di fenomeni più incisivi.


EVOLUZIONE PER I PROSSIMI GIORNI

Giovedì 10 gennaio: maltempo fin dal primo mattino su trapanese, palermitano e messinese con piogge e rovesci sparsi che potranno assumere localmente carattere temporalesco e/o grandinigeno; instabilità sparsa sul settore meridionale ma in miglioramento. Instabile nel pomeriggio sulla fascia tirrenica e trapanese con fenomeni via via meno frequenti, schiarite altrove con fenomeni isolati specie sull’ennese dove non escludiamo possibili fioccate. Neve sopra i 600-700 metri al mattino sul settore tirrenico con accumuli consistenti fra comparto etneo, Madonie e Nebrodi a partire dagli 800-900 metri. Le temperature saranno in calo con massime non superiori ai +10/+11 °C mentre i venti soffieranno dapprima forti in nottata di libeccio, poi moderati di maestrale. Per quanto riguarda i mari: molto agitato al mattino il canale di Sicilia, molto mossi o agitati i restanti bacini.

Venerdì 11 gennaio: tempo instabile sul settore tirrenico con piogge e qualche rovescio (localmente a carattere grandinigeno) alternati a pause asciutte, fenomeni che si faranno più frequenti, specie sul messinese, in serata. Tempo generalmente asciutto altrove con fenomeni al più isolati. Quota neve compresa fra i 600 e i 900 metri ma in calo in serata sul comparto tirrenico fino a 500-600 metri o localmente sotto in caso di fenomeni intensi. Le temperature in ulteriore calo dalla sera mentre i venti soffieranno moderati di maestrale. Mari mossi o molto mossi.

Sabato 12 gennaio: molto nuvoloso con spiccata variabilità al mattino sul settore tirrenico (più al riparo l’estremo nord-est) con piogge sparse e irregolari che assumeranno carattere nevoso a partire dai 500 metri; possibili fioccate a quote più basse fra i 300 e i 400 metri in caso di debole ventilazione con possibili gragnolate che potrebbero spingersi a quote prossime al piano; asciutto altrove. Durante al pomeriggio assisteremo alla graduale attenuazione dei fenomeni che diverranno via via sempre più sporadici. Sui restanti settori il tempo si manterrà asciutto in un contesto comunque nuvoloso. Le temperature in ulteriore lieve calo, specie le minime mentre i venti soffieranno moderati o sostenuti di tramontana al mattino in graduale rotazione a maestrale durante la giornata. Mari generalmente molto mossi o agitati.

 

Articolo di: Stefano Albanese

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