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Storica ALLUVIONE negli Emirati, fenomeno "artificiale"? NO, vi spieghiamo il perchè! - Centro Meteorologico Siciliano
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Storica ALLUVIONE negli Emirati, fenomeno “artificiale”? NO, vi spieghiamo il perchè!

Martedì 16 aprile 2024, gli Emirati Arabi Uniti sono stati teatro di forti temporali, caratterizzati da piogge torrenziali, venti con velocità fino a 80 km/h, e inondazioni stradali.
Questo evento ha portato alla chiusura precauzionale delle scuole e alla sospensione delle operazioni aeroportuali per 25 minuti, con oltre 50 voli cancellati.
Le immagini mostrano inondazioni nelle metropolitane e nei centri commerciali, nonché arterie stradali sommerse, evidenziando la vulnerabilità delle infrastrutture desertiche a precipitazioni intense.

epaselect epa11282508 Motorists drive during a heavy rainfall in Dubai, United Arab Emirates, 16 April 2024. A severe wave of thunderstorms with heavy rainfall is hitting most UAE’s cities especially in Dubai, Sharjah and Al Ain where the Asian Champions League semi final first leg match between UAE’s Al-Ain Club and Al-Hilal from Saudi Arabia has been postponed. EPA/ALI HAIDER

Su Dubai si è registrato un verso e proprio record di precipitazioni, con 100 millimetri d’acqua in 12 ore, superando la media annuale di 95 millimetri.
Nelle successive 24 ore, la città ha registrato 159 millimetri d’acqua, equivalente a un anno e mezzo di precipitazioni, anche l’aeroporto di Marmul, in Oman, ha subito precipitazioni record di 360 millimetri in 48 ore.

La causa che ha reso tale evento così sorprendente è da attribuirsi all’anomalo sprofondamento di una saccatura colma di aria di diretta estrazione artica, che ha innescato la formazione di un sistema di bassa pressione che ha provocato temporali violenti e piogge intense.

PIOGGE ARTIFICIALI?

Il Cloud Seeding
, pratica sviluppata negli Emirati Arabi Uniti dal 2002 e successivamente anche in Cina, è stato ritenuto responsabile da più parti di tale evento di portata a dir poco storica, ma cos’è il Cloud Seeding?

Questa tecnica, consiste nell’introdurre particelle, come il cloruro di sodio o l’ioduro d’argento, nell’atmosfera con lo scopo di stimolare la formazione di pioggia o neve all’interno delle nuvole. Queste particelle agiscono come nuclei di condensazione, facilitando la formazione di goccioline d’acqua o cristalli di ghiaccio, che possono crescere e precipitare sotto forma di pioggia o neve.
Tuttavia, non esistono dati ufficiali che confermino questa ipotesi, anche se è noto che il cloud seeding può intensificare le precipitazioni in corso ma comunque su porzioni di territorio ristrette.

Resta più probabile invece il contributo offerto dal cambiamento climatico, che può essere stato il primo responsabile di tali eventi che hanno colpito gli Emirati Arabi Uniti.
Non è possibile quindi stabilire un nesso diretto di causa-effetto, data la complessità dei fattori che influenzano tali eventi, possiamo però affermare che resta altamente improbabile che dietro tutto ciò vi sia la mano dell’uomo per via principalmente della sua estensione, infatti i temporali non hanno colpito solo Dubai, ma una vasta area desertica.

 

Articolo di:  Stefano Albanese

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