Quantcast
Un MAGGIO ANOMALO in Sicilia e Italia, fresco e piovoso: quali le cause?
Home / Rubriche / Analisi e Tendenze modellistiche / Un MAGGIO ANOMALO in Sicilia e Italia, fresco e piovoso: quali le cause?

Un MAGGIO ANOMALO in Sicilia e Italia, fresco e piovoso: quali le cause?

Il maggio che stiamo vivendo si inserisce in una primavera molto piovosa, non solo per la Sicilia, ma per tutta l’Italia.
Su gran parte del territorio regionale gli accumuli tra aprile e maggio superano i 200 mm, con punte di 500/700 mm tra Peloritani ed Etna. Le perturbazioni che hanno interessato l’Italia sono risultate più volte di natura autunnale e hanno condotto a locali disastri, come quello in Emilia-Romagna.
L’ultima perturbazione, per esempio, ha apportato oltre 600 mm sul settore nord-orientale dell’Etna e ha permesso il raggiungimento dei 1000 mm annui su ristrette zone dei Monti Peloritani. Tuttavia, alcune zone sono rimaste ai margini dei peggioramenti, come per esempio l’estremo settore sud-orientale della Sicilia, al riparo dalle correnti occidentali o semplicemente spesso lontano dai centri depressionari.

L’immagine che segue mostra le anomalie di geopotenziale a 500 hPa tra il primo maggio e il 19 maggio. Si può notare la costante presenza di un anticiclone tra l’Europa occidentale e l’Oceano Atlantico che si allunga verso il Regno Unito e la Scandinavia.
Il settore centrale del Mediterraneo è invece stato soggetto ad anomalie negative, cioè a geopotenziali più bassi della norma.
Una circolazione depressionaria ha infatti insistito sul Mediterraneo, producendo svariate perturbazioni che hanno riversato i quantitativi di pioggia descritti prima.

Anomalie di geopotenziale a 500 hPa

La piovosità del mese di maggio è quindi causata dal blocco della circolazione atmosferica.
Un blocco si verifica quando le correnti, che normalmente soffiano da ovest verso est, subiscono delle ondulazioni pronunciate, favorendo la presenza di anticiclonici o di cicloni reiterata nel tempo e sempre nelle stesse regioni.
Le cause dei blocchi anticiclonici sono molteplici, come per esempio la distribuzione delle anomalie delle temperature superficiali dei mari (temperature superiori alla norma favoriscono l’insorgenza di alte pressioni, al contrario per le anomalie negative), le teleconnessioni (come il passaggio da La Nina a El Nino, anche se questo non coinvolge direttamente l’Europa), oppure scambi anomali di calore tra troposfera e stratosfera (risultanti nel sudden stratospheric warming avutosi a fine inverno).
Sono cause molto complesse da ricercare, poiché richiedono una profonda conoscenza dell’atmosfera, della sua dinamica e delle interazioni con l’oceano.

Alcuni studi hanno dimostrato che negli ultimi anni è aumentata la frequenza dei blocchi atmosferici. In Sicilia e in Italia di certo non mancano gli esempi: d’inverno la costante presenza dell’anticiclone delle Azzorre sull’Europa occidentale porta siccità prolungata al nord e ondate di freddo anche intense al sud, mentre in estate il promontorio anticiclonico nord-africano permane per settimane e porta le temperature massime sopra i 40°C.
Conseguenza di questo è l’estremizzazione del clima del Mar Mediterraneo, sicuro hot spot delle variazioni climatiche a livello mondiale. Tuttavia, è complesso e richiede mesi o anni di studio l’attribuzione di un evento al cambiamento climatico, come per esempio l’alluvione in Emilia-Romagna.

Certamente, le piogge hanno probabilmente evitato un’estate molto difficile dal punto di vista idrico, sia in Sicilia che soprattutto al nord. 

 

©centrometeosicilia.it
Seguiteci su: https://www.facebook.com/centrometeosiciliano/
Canale Telegram: https://t.me/centrometeosicilia