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Cambiamenti climatici e GLOBAL WARMING: quali sono le cause e gli scenari futuri?
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Cambiamenti climatici e GLOBAL WARMING: quali sono le cause e gli scenari futuri?

Uno dei temi predominanti degli ultimi anni è quello legato al Global Warming.
Prima di affrontare questo argomento abbiamo necessità di comprendere come avvengono i cambiamenti climatici e analizzare gli effetti che hanno avuto nel corso della storia.


Come potete notare dal grafico, che mostra l’andamento della temperatura media della Terra dall’ultima era glaciale (conclusasi circa 11 mila anni fa) ad oggi, il nostro pianeta è stato soggetto a diverse mutazioni del clima; una delle cause principali sono le variazioni dei moti della Terra note come “Cicli di Milankovitch” (da Milutin Milankovitvh, ingegnere civile serbo).
L’ingegnere notò come vi fosse una relazione tra cambiamenti climatici ed eccentricità terrestre, inclinazione dell’asse terrestre e precessione degli equinozi; la teoria di Milankovitch, tuttavia, non è ancora perfezionata poiché si è visto come, per quanto riguarda le glaciazioni, gli effetti sono apparentemente lievi e non concordano con le previsioni; ciò è giustificabile se chiamiamo in causa vari fenomeni correlati ad anidride carbonica o alla dinamica dei ghiacciai.
Un ruolo fondamentale nella termoregolazione della Terra è rivestito dall’oceano che funge da “nastro trasportatore” contribuendo alla regolazione del clima terrestre.
Il punto critico di questo nastro trasportatore è la zona del nord-Atlantico.
Avrete sicuramente notato dal grafico precedente come in seguito all’ultima glaciazione abbiamo avuto una risalita della temperatura media della terra seguita da un repentino calo.
Questo periodo, noto come “Young Dryas” ebbe una durata di circa 1000 anni e pensate, in Europa gli inverni erano più freddi di circa 10 °C rispetto ad oggi.
Questo fenomeno si ipotizza che sia dovuto allo scioglimento dei ghiacci continentali; il conseguente riversamento di acqua dolce probabilmente ha portato ad una variazione della densità delle acque del nord Atlantico e inibendo la formazione di acqua profonda, potrebbe aver causato l’interruzione della Corrente del Golfo (corrente calda che partendo dal Golfo del Messico giunge sino al Canale della Manica); questa ipotesi è supportata sia dalle analisi paleoclimatiche sia dai diversi studi modellistici.
Ulteriore causa utile al verificarsi dei cambiamenti climatici è dovuta ai gas serra; in particolare si è visto, grazie anche alle analisi dei ghiacci dell’Antartide, come la quantità di CO2 presente in atmosfera contribuisce notevolmente alle mutazioni climatiche.


Potete ben vedere voi stessi dal grafico che mostra la variazione della temperatura e della concentrazione di CO2 nell’atmosfera degli ultimi 800 mila anni, come le variazioni di questi due parametri siano molto simili.

Cosa ci attende per il futuro?
L’aumento della temperatura media della terra comporterà, se non interveniamo riducendo le emissioni di gas serra, l’innalzamento del livello medio del mare e la diminuzione del Ph degli oceani.
Un caso particolare è quello degli ulivi, l’aumento della temperatura, infatti, porterà un anticipo della fioritura ed una diminuzione dell’attacco della mosca.
Tra gli effetti collaterali abbiamo l’acidificazione delle acque oceaniche che causa uno scioglimento dei gusci calcarei delle conchiglie dei molluschi e dei coralli con effetti devastanti sull’ecosistema marino e sulla catena alimentare.
A livello meteorologico ci aspettiamo in Italia un significativo aumento della temperatura entro la fine del secolo ed una generale riduzione delle precipitazioni particolarmente evidente in primavera ed in estate.

Tante volte abbiamo modo di sentire o leggere slogan come “Salviamo il Pianeta”, ebbene il pianeta continuerà a vivere, anche se magari in maniera diversa da come lo conosciamo, poiché la natura ha la sorprendente capacità di sapersi adattare al cambiamento, è lo stile di vita nostro e degli altri essere viventi che deve essere salvato.
Possiamo ancora intervenire riducendo le emissioni di gas serra ma dobbiamo essere consapevoli che più giorni passano meno tempo avremo a disposizione e di tempo non ne resta molto.

Articolo di: Francesco Gulisano

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