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Come capire quando una nube porta piogge? Ve lo spieghiamo.
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Come capire quando una nube porta piogge? Ve lo spieghiamo.

Vi siete mai chiesti come mai a volte con un cielo nerissimo non faccia neanche una goccia di pioggia, mentre invece con un cielo appena grigio possano verificarsi fenomeni piovosi anche intensi?

In questo articolo cerchiamo di darvi una spiegazione, anche con l’aiuto di alcuni esempi.
Cominciamo dicendo che il “nero” che noi vediamo alla base delle nubi altro non è che un effetto ottico causato dalla penetrazione dei raggi solari all’interno della nube.
Per cui spesso può accadere che abbiamo un’estesa copertura nuvolosa composta da nubi “scure”, ma non piova, questo può accadere quando ci troviamo di fronte ad addensamenti di nubi medio alte quali: altocumuli, strati, stratocumuli, o anche altostrati molto spessi. Queste nubi possono solo preannunciare una perturbazione o al limite dare luogo a pioviggini.
Alle volte anche le nubi cumuliformi poco sviluppate possono presentare una colorazione piuttosto scura dando l’impressione di preannunciare un acquazzone imminente, ma come ben sappiamo, questi cumuli poco sviluppati (humilis e mediocris) non portano precipitazioni degne di nota, a meno che non ci sia una certa instabilità.

Ecco alcuni esempi di nubi che non portano piogge:

 

Le nubi che invece preannunciano piogge sono quelle cumuliformi, che a una prima occhiata possono sembrare le più innocue.
Con la loro sommità bianchissima e la base scura sono nubi che danno origine ai fenomeni più forti e temporaleschi, grazie alla intensa convezione e correnti ascensionali, associate a instabilità atmosferica, che portano l’espansione della nube fino ai limiti della tropopausa.
Quindi se ci alziamo al mattino e vediamo già dalle prime ore nubi cumuliformi, anche se poco sviluppate, possiamo ben aspettarci un temporale nelle prossime ore.
A questo proposito bisognerebbe menzionare gli altocumuli castellani, dalla caratteristica forma frastagliata e leggerne sviluppata in altezza, che se compaiono anch’essi fin dalle prime ore del mattino, indicano una forte instabilità alle quote medie in atmosfera con la probabilità di temporali nel pomeriggio/sera.
Altra tipologia di nube portatrice di pioggia è quella dei nembostrati. Il nembostrato deriva da un ispessimento degli altostrati, e in questo caso preannuncia l’avvicinarsi di una perturbazione. Porta piogge e nevicate anche per più giorni, ma a carattere debole/moderato.

Ecco alcuni esempi di nubi foriere di precipitazioni:

In conclusione: Il segreto della maggiore o minore probabilità che da una nube possa originarsi pioggia sta nel numero di goccioline che la compongono.
Maggiore è l’umidità delle masse d’aria, più numerose saranno le goccioline che andranno in condensazione e più probabili e abbondanti saranno le precipitazioni che ne seguiranno. Ne casi in cui ingenti masse d’aria umida raggiungono gli alti strati come nelle perturbazioni o nei fenomeni di tipo convettivo, la condensazione sarà particolarmente forte e il rischio di fenomeni intensi e violenti sarà maggiore.

 

Articolo di: Veronica Adamuccio

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