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Fenomeni temporaleschi: il temibile DOWNBURST
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Fenomeni temporaleschi: il temibile DOWNBURST

Spesso confuso con i venti di una tromba d’aria, in questo articolo cercheremo di fare chiarezza su cos’è davvero un downburst e come si origina.
Un sistema temporalesco, ricordiamo, è formato da correnti ascendenti calde (updraft) che alimentano la cella temporalesca, e da correnti discendenti più fredde (downdraft) all’interno della nube. Ma nel momento in cui queste correnti discendono a grande velocità verso il suolo si parla di venti di DOWNBURST.

Il downburst quindi altro non è che una forte corrente discendente che impattando al suolo in senso orizzontale e creando uno scarto di pressione, da luogo a una sorta di “scoppio” con correnti intense e a raffiche di direzioni opposte. In alcuni casi, quando ci sono inversioni termiche intense in quota, le forti raffiche al suolo possono essere devastanti e creare seri danni alle cose.

VARI TIPI DI DOWNBURST

Abbiamo due tipi di downburst: i microburst e i macroburst.
I primi hanno un raggio d’azione più ristretto e si verificano generalmente nei temporali estivi o nelle celle singole, ma possono sempre creare danni. I secondi hanno luogo su larga scala, anche più di 5 km, e sono associate a linee temporalesche o squall-line e possono essere ancora più violenti.

DIFFERENZA TRA DOWNBURST E TROMBE D’ARIA

Gli episodi di downburst sono piuttosto frequenti e quasi sempre vengono erroneamente confusi per trombe d’aria o tornado. In realtà i due fenomeni sono ben diversi: nei downburst il vento spira da una sola direzione, mentre nelle trombe d’aria e nei tornado le correnti sono rotanti. Per riconoscere i possibili danni da downburst si possono osservare, anche lungo un’ampia fetta di territorio, alberi, cartelloni pubblicitari e pali della luce divelti o sradicati verso una unica direzione. Invece per le trombe d’aria questo non può avvenire e tra l’altro in questi casi i danni sono sempre estremamente localizzati, ovvero dove è transitato il vortice rotante.

 

Articolo di: Veronica Adamuccio

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