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FORTE MALTEMPO in SICILIA: analisi tecnica di un di un peggioramento insidioso, scopriamone le dinamiche e le cause
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FORTE MALTEMPO in SICILIA: analisi tecnica di un di un peggioramento insidioso, scopriamone le dinamiche e le cause

Sinottica

Sull’Europa occidentale si osserva un rinforzo di un campo di alta pressione in risposta ad un approfondimento del ciclone semipermanente d’Islanda. La spinta verso nord-est della cresta altopressoria andrà a tagliare una saccatura protesa dall’Europa centrale verso l’Italia, isolando un minimo di pressione strutturato a tutte le quote. Nel corso della giornata la depressione attraverserà la Sicilia, approfondendosi ulteriormente sui mari poco più a sud, dove raggiungerà un valore di poco sopra i 1005 hPa.

Mesoscala

Il fronte freddo attraverserà tutta l’isola tra la mattina e il pomeriggio, dispensando veloci rovesci e temporali un po’ ovunque e un brusco calo termico. L’area in cui la probabilità di fenomeni più intensi è più alta è il comparto sud-orientale, specie tra ragusano e siracusano.
Questa zona si verrà a trovare sul bordo orientale del minimo, dove le correnti ruoteranno in senso orario con la quota. Tra la mattina e il primo pomeriggio, il passaggio del minimo tra la Sicilia e l’isola di Malta determinerà un rinforzo dello Scirocco al suolo, mentre in quota sarà presente un flusso divergente di Libeccio.
Il passaggio della convergenza nei bassi strati associata al passaggio del fronte freddo e l’avvezione di vorticità positiva fungeranno da trigger per la convezione.
La convezione sarà sostenuta dalla presenza di una buona dose di energia potenziale (CAPE intorno ai 1000/1500 J/kg), e da un moderato o forte deep layer windshear (superiore ai 20 m/s) ed un SREH con picchi di 300 m^2/s^2.


Questi parametri lasciano intendere lo sviluppo prevalente di sistemi multicellulari lineari che, tuttavia, potranno localmente esibire carattere supercellulare sul bordo avanzante. In questo caso sarà possibile osservare anche qualche grandinata di piccole o medie dimensioni.
Lo shear, che nei bassi strati potrà essere localmente aumentato dall’interazione del flusso sciroccale con i rilievi (in primis Iblei), e il CAPE nei primi 3 km prossimo ai 300 J/kg non escludono la possibile formazione di trombe marine o tornado. Infine, valori superiori ai 30 mm di acqua precipitabile depongono a favore di locali accumuli superiori ai 50 mm/6 ore, con rain rate elevati.
Un ruolo fondamentale sarà giocato dal forcing orografico sul messinese ionico e sul massiccio etneo, dove per l’azione dello stau potrebbero cadere oltre 100 mm/24 h. Con il passare delle ore il fronte occluso interesserà il settore tirrenico e poi quello ionico, apportando precipitazioni talvolta abbondanti nei pressi dei rilievi (monti del palermitano e settore etneo/Iblei) ma ben distribuite e in genere innocue.

Mari e venti

L’approfondimento della depressione poco a sud della Sicilia farà si che i venti più forti si andranno a generare dai quadranti orientali. Sul mar Tirreno sarà da attenzionare il Levante e il Grecale, che soffierà con raffiche superiori ai 50 km/h, mentre sullo Ionio il Levante e lo Scirocco potranno superare i 60 km/h. Si attende pertanto una mareggiata debole o moderata su tutto il settore ionico, con particolare riferimento al siracusano, e mare molto mosso o agitato sulle isole Eolie e su parte del settore tirrenico.

 

Articolo di: Giuseppe Visalli

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