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Alla scoperta dei bolidi, come è fatto e come riconoscerlo nel cielo
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Alla scoperta dei bolidi, come è fatto e come riconoscerlo nel cielo

L’ultima bellissima “stella cadente” dall’intensa luminosità vista sabato 18 Agosto in tutta Italia intorno alle ore 21:00 ha avuto centinaia di spettatori, come si intuisce dalle numerose segnalazioni giunte da tutta la Penisola. Questa spettacolare scia luminosa è stata infatti definita come un bolide dall’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica). Sebbene il termine ”bolide” non abbia un rigore astronomico è comunemente usato per identificare la caduta di una ‘stella cadente’ dalla luminosità fuori dal comune. Andiamo inoltre a scoprire cosa è un bolido e come riconoscerne uno: un bolide, come una meteora, non è altro che un frammento di un asteroide o di una cometa che però possiede una luminosità superiore a qualunque stella. Poichè la magnitudine è l’unità di misura per rilevare la luminosità di un corpo celeste, gli astrofili distinguono i bolidi dal momento in cui facendo la loro comparsa nella volta celeste tracciano una scia dalla luminosità pari o superiore a quella del pianeta Venere (l’astro più luminoso tra tutti, dodici volte in più della stella Sirio).

Bolide nei cieli di Mettupalayam (India) il 9 Ottobre 2015 Foto di: Prasenjeet Yadav

Generalmente un bolide raggiunge una magnitudine negativa, dalla –3a fino alla -4,6a, ma sono stati anche registrati straordinari bolidi dalla magnitudine uguale a quella solare (-26,7a). In base alla loro composizione chimica-organica i bolidi infuocandosi al contatto con l’atmosfera prendono svariati colori, dal bianco al rosso intenso, dal verde smeraldo al verde neon, dal blu elettrico all’azzurro, fino ad altre gradazioni di gialli e arancioni. Fluttuano nel cielo per un tempo prolungato, dai 5 secondi fino ai 10secondi a anche oltre, con episodi da record come 101 secondi. Durante le loro apparizioni possono scatenarsi delle piccole esplosioni (flare) e cambiare la loro traiettoria da rettilinea a curvilinea. Posticipatamente alla loro comparsa si propagano dei boati (dopo un minuto o poco più, dipendentemente dalla distanza) paragonabile al suono di un tuono, in altri casi più rari le onde elettromagnetiche del bolide si propagano generando suoni mettalici e elettrofonici. Insomma avvistare un bolide (ci vuole tanta fortuna) è un’esperienza che vi lascerà affascinati e senza parole.

 

Articolo di: Alessia Tumminello

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