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GRAVE ALLUVIONE in Emilia Romagna: 8 morti e 36 comuni allagati, Gran Premio di Imola annullato. Quali le cause?
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GRAVE ALLUVIONE in Emilia Romagna: 8 morti e 36 comuni allagati, Gran Premio di Imola annullato. Quali le cause?

Situazione drammatica in Emilia Romagna dove in 36 ore sono caduti accumuli record di circa 500 mm.
Otto le vittime accertate: tre a Forlì, un uomo del Ravennate e tre nel Cesenate.
Una frana ha colpito un uomo a Casale di Calisese, mentre una coppia, composta da Palma Marinella Maraldi e Sauro Manuzzi, è stata travolta dall’acqua. Il corpo di Palma Marinella Maraldi è stato trovato sulla spiaggia di Zadina di Cesenatico.
Nel frattempo, il marito Sauro Manuzzi si era diretto con la moglie verso i campi vicino alla loro casa a Ronta di Cesena per mettersi in salvo, ma entrambi sono stati travolti dall’acqua.
Sono in corso operazioni di soccorso e sono ancora in corso le ricerche di persone disperse a Faenza, Forlì, nel Ravennate e sull’Appennino bolognese.
La situazione è altrettanto critica a Bologna, dove ci sono stati allagamenti nei canali e nei torrenti vicino alla città e nella zona della Bassa.
È stato emesso un appello per invitare le persone a non spostarsi. L’autostrada A14 è stata chiusa nel tratto romagnolo e i treni lungo la linea Adriatica sono fermi. Il Gran Premio di Imola è stato annullato.


Quali sono state le cause di una alluvione così violenta?

In primis l’impatto delle correnti di grecale, che sono ricche di umidità, con il contrafforte appenninico. generando costanti e abbondanti precipitazioni concentrate nelle stesse zone.
A complicare ulteriormente la situazione, il ciclone si è praticamente fermato una volta raggiunto il Centro Italia, prolungando così il maltempo.
Inoltre, i forti venti di bora lungo la costa e il mare agitato hanno ostacolato il deflusso delle acque dall’Appennino verso l’Adriatico.

È importante notare che i terreni erano già saturi di acqua a causa di un’alluvione che si è verificata due settimane fa nella stessa zona, con cause molto simili a quelle attuali.
Determinante infine per la drammaticità di tale alluvione è stato il cosiddetto “effetto Stau” che si manifesta quando le correnti atmosferiche colpiscono perpendicolarmente un rilievo montuoso.
L’aria viene costretta a salire lungo il pendio della montagna, raffreddandosi nel processo.
Questo raffreddamento ha favorito la saturazione dell’aria e successivamente la condensazione dell’umidità in eccesso, portando alla formazione di nubi e a precipitazioni intense e persistenti.

 

Articolo di: Stefano Albanese

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