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"Leslie” stanotte impatterà nei pressi di Lisbona. Si tratta di un evento storico
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“Leslie” stanotte impatterà nei pressi di Lisbona. Si tratta di un evento storico

Quella di oggi non sarà una giornata come tutte le altre. Per la prima volta sarà possibile osservare il “landfall” diretto di una tempesta tropicale, ex uragano, sulle coste del Portogallo centro-meridionale. Seppur si tratterà di un passaggio molto rapido i servizi meteorologici di Portogallo e Spagna hanno già diramato una allerta per l’arrivo di una breve ma intensa ondata di maltempo provocata dall’arrivo dei resti dell’uragano “Leslie”. Dopo aver peregrinato per oltre due settimane sopra le calde acque dell’oceano Atlantico, divenendo uno dei cicloni tropicali più longevi mai osservati su questo bacino, l’uragano “Leslie”, nel corso della prossima nottata, terminerà la sua lunghissima vita, andando ad impattare sulle coste del Portogallo centro-meridionale, non lontano dalla città di Lisbona, passando molto vicino ad una delle aree più densamente abitate del paese.

at3Si tratta di un evento più unico che raro visto che la tempesta si muoverà molto velocemente, raggiungendo così le coste lusitane sotto forma di un sistema ciclonico ancora “barotropico”, a cuore caldo, caratterizzato da un minimo barico ben definito a tutte le quote e da una mappa delle isoipse uguale a tutte le quote. In parole povere “Leslie” toccherà terra mantenendosi ancora come tempesta tropicale, presentando al proprio interno un “core caldo” ben definito a tutte le quote. Il caso di “Leslie”, molto probabilmente, sarà oggetto di studio nei prossimi anni da parte della comunità scientifica. Attualmente “Leslie” continua a rimanere un uragano di 1^ categoria sulla scala Saffir-Simpson, caratterizzato da venti molto forti che raggiungono picchi di oltre 120-130 km/h nell’area attorno il profondo minimo barico, stimato sui 983 hpa.

irLa tempesta si trova localizzata attorno i 37’ nord, sul vicino Atlantico, e nelle prossime ore comincerà a muoversi con grande rapidità in direzione delle coste portoghesi, avvicinandosi sempre più minacciosa. Malgrado la latitudine parecchio elevata il sistema ciclonico, da poco intercettato dall’impetuoso flusso occidentale che scorre sopra le medie latitudini dell’Atlantico settentrionale, continua a mantenere le sue originarie caratteristiche tropicali, con un nucleo centrale che seppur smorzato dai forti venti occidentali presenti in quota, presenta al proprio interno dei moti convettivi molto intensi, che agevolano lo sviluppo di imponenti bande nuvolose spiraliformi, foriere di piogge e forti rovesci di stampo temporalesco.

analyza (5)Ma osservando le ultime moviole satellitari è possibile notare come la piccola ma profonda circolazione depressionaria tropicale, salendo ulteriormente di latitudine, cominci ad essere agganciata dai fortissimi venti occidentali, facenti capo al flusso perturbato principale che scorre lungo il bordo meridionale dell’ampio ciclone extratropicale posizionato con un minimo nel tratto di mare a sud della Groenlandia meridionale. Generalmente in questa situazione la circolazione ciclonica a carattere caldo, ancora impregnata di umidità tropicale e con un “cuore caldo” fino alla media troposfera, venendo “intercettata” dalle impetuose “westerlies” sarà costretta, molto velocemente, a raggiungere le coste del Portogallo entro la prossima notte, senza riuscire a completare l’”extratropical transition”.

leslieIn pratica l’aria fredda che scivola dall’Atlantico settentrionale, in discesa lungo il bordo più occidentale dell’ampia circolazione ciclonica extratropicale in azione nel tratto di mare a sud della Groenlandia, specialmente in quota, pur iniziando ad interagire con la piccola ma potente struttura depressionaria facente capo a “Leslie”, non riuscirà a fargli cambiare le sue originarie caratteristiche tropicali, fino al momento dell’atteso “landfall” sulle coste portoghesi, poco a nord di Lisbona.  Tanto che nel corso della nottata, con molte probabilità, “Leslie” effettuerà il “landfall” stanotte nel tratto di costa poco a nord della capitale Lisbona, apportando una severa fase di maltempo che coinvolgerà l’intero Portogallo centro-meridionale.

GFSOPSP06_18_9Fin dal momento dell’impatto sulla costa portoghese “Leslie” continuerà ad essere dotata di un fittissimo “gradiente barico orizzontale” molto ristretto che attiverà burrasche di vento e forti tempeste. Già dalle prossime ore lungo le coste del Portogallo meridionale e centrale, dall’Algarve fino alla foce del fiume Tago, che attraversa la capitale Lisbona, si assisterà ad un rapido aumento della copertura nuvolosa, associato ad un repentino crollo della pressione barometrica che determinerà l’attivazione, dapprima, di forti venti da S-SE, Sud e S-SO, in successiva rotazione da Ovest, O-NO e NO, con raffiche che potranno sfondare in maniera agevole la soglia dei 100-120 km/h.

GFSOPSP06_15_1Ma nei punti costieri più esposti, dalla città di Sines fino al tratto di costa poco a nord di Lisbona, non si possono escludere raffiche di gran lunga superiori, che possono lambire picchi estremi di ben 130-140 km/h. La città di Lisbona rischia di essere così interessata dalle raffiche di vento più forti, prodotte dalle tempeste da Ovest, O-NO e NO, che faranno seguito al passaggio del nucleo centrale di “Leslie”, che subito dopo il “landfall”, andrà rapidamente a declassarsi in una depressione dalle caratteristiche sub-tropicali, con una circolazione ciclonica ben definita in quota, che produrrà ancora rovesci e temporali, anche intensi, sull’entroterra portoghese e sulla Spagna occidentale.

GFSOPSP06_24_9In modo particolare le regioni dell’Estremadura e della Castiglia occidentale saranno quelle maggiormente interessate dalle forti precipitazioni, spesso sotto forma di rovesci o forti temporali, e dai venti intensi, prevalentemente da S-SE e Sud, fino ad oltre 60-70 km/h, che si attiveranno lungo il quadrante orientale della circolazione depressionaria. I resti di “Leslie” entro la serata di domani dovrebbero dissiparsi quasi del tutto nei pressi della regione dell’Aragona, ancora prima di raggiungere la catena montuosa dei Pirenei.

 

Articolo di: Daniele Ingemi

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