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PAN: una luna a forma di raviolo tra gli anelli di SATURNO
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PAN: una luna a forma di raviolo tra gli anelli di SATURNO

PAN, il raviolo spaziale. Credit: nasa/jpl cassini-huygens

A circa 133.000 km di distanza da Saturno, c’è un buffo satellite di nome PAN, che orbita attorno al pianeta ogni circa 13,8 ore. La sua particolarità, oltre alla sua simpatica forma di “raviolo”, è che il satellite PAN riveste il ruolo di guardiano degli anelli del pianeta gassoso. Scoperto nel 1990 grazie alle immagini inviate dalla sonda Voyager, PAN è una piccola luna ghiacciata, che si trova esattamente nella regione conosciuta come Divisione di Encke, uno spazio vuoto presente sull’anello A di Saturno. Per quanto la piccola luna risulti essere all’apparenza simpatica, essa riveste un ruolo davvero importante, poichè è fondamentale per la stabilità degli anelli di Saturno. La sua curiosa forma è data da un rigonfiamento, una sorta di “pancia”, causata dall’accumulo del materiale dell’anello A, che PAN raccoglie durante la sua orbita all’interno della Divisione di Encke.      

PAN all’interno della Divisione di Encke. Credit: nasa/jpl cassini-huygens

Grazie alla missione Cassini-Huygens è stato possibile vedere che PAN è in grado di raggruppare frammenti di ghiaccio e polveri che vagano nella Divisione di Encke: con la sua gravità, PAN provoca vere e proprie onde tra gli anelli A e B, facendo muovere le particelle su orbite dalla forma di “ferri di cavallo”. Le particelle, muovendosi viù velocemente nelle loro orbite, sorpassano PAN, ma ad ogni loro passaggio ricevono dal satellite una sorta di spinta, un calcio gravitazionale, che favorisce lo sviluppo delle onde di cui sopra, sia nello spazio vuoto che in tutto l’anello A, per un’estensione di centinaia di chilometri.
Le onde si intersecano creando delle scie, e qui il materiale viene ricompattato grazie alla spinta di PAN.  Il risultato del lavoro meticoloso della piccola luna ghiacciata è che il materiale che si accumula attorno ad essa, crea un disco dal diametro medio di 30 km, aggiungendo alla conformazione del satellite un disco che gli conferisce la simpatica forma che conosciamo.
Un satellite pastore ma anche “spazzino” poichè pulisce da tutti i frammenti che incontra, catturandoli o allontanandoli, creando un vuoto.
I satelliti come PAN vengono chiamati “pastore” proprio perchè orbitando all’interno o nelle zone appena periferiche degli anelli, hanno il compito di sorvegliarli, modellarli e tenerli puliti, dotandoli di bordi netti.      

Un’illustrazione che mette in evidenza i satelliti pastore di Saturno. Credit: media.inaf.it

In questo compito, PAN non è solo, vi sono altri satelliti pastore a vegliare sul “Signore degli anelli” Saturno: si tratta di Atlante, Dafni, Prometeo, Pandora, S/2004 S3, S/2004 S4, S/2004 S6 oltre ad altri 2 satelliti detti coorbitanti, che sono Epimeteo e Giano.
Prometeo e Pandora ad esempio, orbitano vicino al bordo esterno di un anello, catturando o ricacciando nell’anello tutti i frammenti che si avvicinano a loro.
Epimeteo e Giano invece vengono considerati come un sottogruppo dei satelliti pastore, poichè si trovano all’interno di un anello scoperto nel 2006 dalla sonda Cassini -Huygens: essi sono satelliti con una diversa velocità di rotazione e per tale motivo dovrebbero collidere fra loro, ma la mutua forza gravitazionale fa in modo che quando essi si avvicinano, si scambino la posizione rispetto a Saturno.
Che dire, di certo queste piccole lune non si annoiano mai e riconfermano Saturno come uno dei pianeti più interessanti del Sistema Solare. 

 

Articolo di: Teresa Molinaro
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